MARTINA STUFLESSER,
ARTIST

November, 25th 2022

ENG

Martina Stuflesser (1953) is an artist originally from Val Gardena, she lives and works between Bolzano and Val Camonica.
In her work, she intervenes on pre-existing textile materials, often humble and linked to the dimension of everyday life, transforming them into unique and precious handmade artifacts through a slow and meticulous work of embroidery and sewing, which unravels and recreates surface textures and patterns. A work of recovery, not only of the material as opposed to fast consumption, but also of the value and role of women in society, which is often ignored, exploited or forgotten.


ITA

Martina Stuflesser (1953) è un’artista originaria della Val Gardena, vive e lavora tra Bolzano e la Val Camonica.
Nel suo lavoro interviene su materiali tessili preesistenti, spesso umili e legati alla dimensione del quotidiano, trasformandoli in manufatti unici e preziosi attraverso un lavoro lento e minuzioso di ricamo e cucito, che disfa e ricrea trame e texture di superficie. Un lavoro di recupero, non solo del materiale in contrapposizione al consumo veloce, ma anche del valore e del ruolo della donna nella società, che spesso viene ignorato, sfruttato o dimenticato.

www.martinastuflesser.com

 

ENG

LZ: Cotton, linen, wool and silk are the vegetable and animal fibres with which you deconstruct and reconstruct your works, favouring the recovery of found materials, sometimes very humble, or that have been donated to you. What significance does the recovery of existing materials have for you, even in its most insignificant and invisible forms (such as the kitchen rags you choose to work on), and how did this passion for textiles come about?

MS: Textiles have an ancient history, thousands of years old, carbonised remains dating back to the sixth millennium B.C. have been found at Catahöyük in Turkey, a UNESCO World Heritage site. Textile work precedes all others (iron, ceramics) because protection from the cold was essential for survival. Textiles envelop us, decorate our homes, are omnipresent. This fascinates me, leads me to seek out old, hand-woven, worn, patched, humble and insignificant fabrics like floor cloths. The fabrics I work with are almost exclusively donated to me by women. This is an important fact because they are fabrics that carry with them their lived experience, they are steeped in stories, untold stories, poverty, exploitation, subjugation and violence, becoming a source of inspiration for me. These fabrics become support for my work, I transform them, elevating them, giving them another value and a socio-political meaning.


IT

LZ: Cotone, lino, lana e seta sono le fibre vegetali e animali con cui decostruisci e ricostrusci le tue opere, prediligendo il recupero di materiali trovati, talvolta umilissimi, o che ti sono stati donati. Che significato ha per te il recupero dell’esistente, anche nelle sue forme più insignificanti e invisibili (come possono essere gli stracci da cucina su cui scegli di intervenire), e come è nata questa tua passione per la materia tessile?

MS: Il tessuto ha una storia antica, millenaria, sono stati ritrovati resti carbonizzati che risalgono al sesto millennio  a.c. a Catahöyük in Turchia, sito archeologico dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità. 
La lavorazione del tessuto precede tutte le altre (ferro, ceramica) perché proteggersi dal freddo era fondamentale per la sopravvivenza. 
I tessuti ci avvolgono, arredano le nostre case, sono onnipresenti. Tutto ciò mi affascina, mi porta a cercare stoffe vecchie, tessute a mano, consumate, lise, rattoppate, umili e insignificanti come gli stracci da pavimento. I tessuti con cui lavoro mi sono stati donati quasi esclusivamente da donne. Questo é un fatto importante perché sono tessuti che ne portano con sé il vissuto, sono intrisi di storie, storie taciute, povertà, sfruttamento, sottomissione e violenza, diventando per me fonte di ispirazione. 
Questi tessuti diventano supporto per il mio lavoro, li trasformo, elevandoli, dando loro un altro valore e un significato socio-politico. 

Double Face, cut and woven cotton, 25,5 x 25,5 cm, 2017.

 

Double Face, cut cotton, 25,5 x 25,5 cm, 2017.

 

Double Face (detail), cut cotton, 25,5 x 25,5 cm, 2017.

 

Double Face (detail), cut cotton, 25,5 x 25,5 cm, 2017.

 

Mica (detail), floor mop with stitched mica flakes, 66 x 46 cm, 2018

 

Mica (detail), floor mop with stitched mica flakes, 66 x 46 cm, 2018

 

Hangerle, cut and woven kitchen towel, 23 x 19 cm, 2018

 

Hangerle (detail), cut and woven kitchen towel, 23 x 19 cm, 2018

ENG

LZ: Even when you use paper, woven to form a fabric, or elements taken from nature to recall ancient peasant customs, your working method is the result of a slow addition of gestures, which takes on an almost meditative and ritual character. How do you integrate this working system in today's fast-moving society?

MS: Countless threads form a fabric, it is the interweaving, a word of great significance to me. Weaving' metaphorically unites us all, in the same way we are 'intertwined', that is, connected to nature, we are part of it. Repetition leads me to meditation, it is like a mantra, the prayer of the rosary; every day has repetition in it; the days of the week are repeated, such as the rising and setting of the sun, the repetition of the seasons, etc.
In my works, the repetition of gestures prevails, this induces reflection, introspection.


IT

LZ: Anche quando utilizzi la carta, intrecciata a formare un tessuto, o elementi prelevati dalla natura a ricordo di antiche usanze contadine, il tuo metodo di lavoro è il risultato di una lenta addizione di gesti, che assume un carattere quasi meditativo e rituale. Come si integra questo sistema di lavoro nella società di oggi che corre veloce?

MS: Innumerevoli fili formano un tessuto, é l'intreccio, parola per me di grande significato. L'intreccio" metaforicamente ci unisce tutti, allo stesso modo siamo "intrecciati", cioè connessi alla natura, ne facciamo parte.
La ripetizione mi porta alla meditazione, é come un mantra, la preghiera del rosario; ogni giorno ha in sé la ripetizione; si ripetono i giorni della settimana, come il sorgere e il tramontare del sole, il ripetersi delle stagione e via dicendo.
Nei miei lavori prevale la ripetizione dei gesti, ciò induce alla riflessione, all'introspezione.

 

ENG

LZ: You explicitly dedicate your work to women, to their too often silent role in society. Hommage is in this regard, a sort of political manifesto in which, as in other works, you use language in a direct, peremptory and provocative manner.
Can you tell us how this project came about and what significance it has for you?

MS: I have always wanted to pay homage to important women, to highlight them, to give them a voice. Here I have chosen to mention women from every era, known and then forgotten, who have left their mark, women active in the most diverse fields, in literature, music, science, the fight for rights, and mysticism.
The fabric on which I have sewn is not accidental, it is a kitchen towel that symbolizes the housework, to which women were destined. That is why some women in the past, in order to publish their texts, signed them with a pseudonym.
Why sewing? Sewing was part of women's activities and was also a task performed by nuns in the convent, not by chance I did start this work during the Covid.
I last sewed the name of a young woman entrepreneur who has developed a very important project from a social and sustainability point of view, an omen for the future.
Repetition in embroidery is also present in my latest work, which has just been completed. It lists the names in Latin of plants, beetles, mollusks, amphibians, grasshoppers, dragonflies, reptiles, birds, and mammals that are endangered or already extinct. It is an appeal, a cry of pain, a manifesto!
I find the fabric to be connected to femininity, I feel close to so many women's fates, and in my work, I try to express their solidarity and suffering.
My next work will be dedicated to the theme of feminicide.


IT

LZ: Dedichi esplicitamente il tuo lavoro alle donne, al loro ruolo troppo spesso silente nelle società. Hommage è a questo proposito, una sorta di manifesto politico in cui, come già in altri lavori, ti servi del linguaggio in maniera diretta, perentoria e provocatoria.
Ci racconti come è nato questo progetto e che significato assume per te?

MS: Ho sempre voluto omaggiare donne importanti, metterle in luce, dare loro una voce. In questo lavoro ho scelto ci citare donne di ogni epoca, conosciute e poi dimenticate, che hanno lasciato una traccia, donne attive nei campi più svariati, nella letteratura, nella musica, nella scienza, nella lotta per i diritti, nella mistica.
Il tessuto su cui ho cucito non è casuale, è un canovaccio che simboleggia il lavoro casalingo, al quale le donne erano destinate. É per questo che alcune donne in passato, per poter pubblicare i loro testi, li firmavano con uno pseudonimo.
Perché il cucito? Il cucito faceva parte delle attività femminili, ed era anche una mansione esercitata dalle monache in convento, non a caso ho iniziato questo lavoro proprio durante il Covid. Ho cucito per ultimo il nome di una giovane donna imprenditrice che ha sviluppato un progetto molto importante dal punto di vista sociale e della sostenibilità, un auspicio per il futuro.
La ripetizione nel ricamo è presente anche nel mio ultimo lavoro, appena terminato. Vi sono elencati i nomi in latino di piante, coleotteri, molluschi, anfibi, cavallette, libellule, rettili, uccelli, e mammiferi in via di estinzione o già estinti. É un appello, un grido di dolore, un manifesto!
Trovo che il tessuto sia da collegare alla femminilità, mi sento vicina ai destini di tante donne, e nel mio lavoro cerco di esprimerne la solidarietà e la sofferenza.
Il prossimo lavoro lo dedicherò al tema del femminicidio.

Hommage, kitchen towel embroidered with cross stitch, 300 x 60 cm, 2020.

 

Manifesto - Liste Rosse (detail), handwoven and handsewn kitchen towels, 700 x 66cm, 2022.

 

Manifesto - Liste Rosse, handwoven and handsewn kitchen towels, 700 x 66cm, 2022

 

Dasa, larch needle carpet, 2014